CONSAPEVOLEZZA DI SE

Dhyana, in sanscrito è qualcosa che possiamo tradurre similmente come meditare. Essere nella realtà, tathata (sanscrito).

In nessuna altra lingua esiste un’altra parola che abbia lo stesso significato. E’ intraducibile, perché la sua esperienza non è uguale in nessuna altra cultura.

Dhyana ha il senso di essere presente a se stesso oltre un oggetto di osservazione. Ogni momento sperimentiamo il flusso dei pensieri della nostra mente, il suo lavoro incessante. Quanto questo ci allontani dall’essere concentrati su ciò che stiamo facendo.

Spesso “subiamo” le azioni come una reazione a ciò che accade all’esterno. Mentre azione è il gesto diretto della nostra anima nel mondo. Nella vita quotidiana aspettiamo passivi che qualcosa accada per agire su ed a causa di essa.

Ciò che invece modifica il mondo e i nostri rapporti realmente è la capacità di agire con consapevolezza di sé. Imparare a meditare dunque è imparare a costruire felicità intorno a sé. Quando le azioni sono spinte da quello che mi motiva nel profondo, e non sono costretto dall’esterno, allora il mondo si riflette con gioia (yuj- in sanscrito ), nell’unione dell’anima individuale con la coscienza universale, Yoga appunto. Non dobbiamo porci con intenzione “violenta” verso noi stessi costringendo la mente al silenzio, ma ascoltando i pensieri che arrivano e vanno, senza porvi giudizio. Noi non siamo quelli, perché la nostra essenza giace più in profondità, è un luogo di quiete. A cui tornare ogni volta che ne sentiamo il bisogno.

Concentrazione significa che la tua mente è concentrata in un punto, e questo ti permette di scendere in profondità su un aspetto della tua vita, su un oggetto e scoprirne i segreti, ma non siamo ancora in meditazione.

Contemplazione è una visione più ampia della bellezza insita nella Natura. Essa è una concentrazione più vasta, ma pur sempre legata ad un argomento.

Tra queste due polarità vi è la meditazione .

Essa è una esperienza personale che inizialmente facciamo in un momento dedicato e silenzioso, lontano dal quotidiano ma che piano piano trasforma la nostra percezione del mondo e conquista la vita di ogni giorno. In positivo.

Meditare è universale e trascende le culture e le religioni.

Ci sono oltre 3.000 studi scientifici che hanno voluto sperimentare attraverso le metodologie della scienza il valore di questa pratica.

Sono così numerosi i suoi benefici da elencarne oltre 76 diversi! 20 minuti al giorno per due settimane cambiano significamente la nostra vita fin da subito: migliora l’umore, elimina lo stress, ottimizza concentrazione e competenze anche lavorative, aiuta a saper prendere decisioni, rende più forti in situazioni di dolore, aiuta il corpo al suo benessere. Migliora l’empatia e le relazioni come la sessualità.

Se sei arrivato qui il tuo cambiamento è già in atto!

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